La stagione estiva è iniziata e lo stesso vale per quella degli anime, quest’anno però per gli appassionati del genere “fighting” sarà particolarmente interessante, grazie al debutto di The God of High School. Non ne avete mai sentito parlare? Siete nel posto giusto per scoprirlo!
Le origini di un mito
The God of High School è nato come web manhwa nel 2011, e si… Ho scritto “MANHWA” e non “manga”, siccome questo fumetto è di origine coreana e non giapponese. Il vignettista e illustratore Yongje Park è riuscito a creare uno dei pochi fumetti coreani di successo che sono riusciti a sfondare nel mercato giapponese e a farsi notare in tutto il mondo! Il capolavoro di Yongje Park è così acclamato che ha ispirato un videogioco per mobile omonimo e dal 6 luglio anche un adattamente anime.
La storia di un ragazzo veramente forte
The God of High School é ambientato nella contemporanea Seul in Corea del Sud, dove un diciassettenne di nome Jin Mo-Ri è stato invitato a partecipare ad un torneo di arti marziali, appunto chiamato The God of High School (GOH). Il torneo organizzato da una misteriosa e oscura associazione, raggrupperà i più forti liceali di tutto il paese, in palio il vincitore potrà esaudire un desiderio. Durante gli incontri, Jin incontrerà personaggi fortissimi appartenenti a diversi stile di combattimento. Molti di loro useranno dei “Borrowed Powers”, poteri mistici donati da varie creature mitiche, spiriti e mostri.
I calci di Jin Mo-Ri
Jin Mo-Ri è il protagonista della serie. Ha 17 anni, è di Seoul ed è un prodigio del Renewai Taekwondo, un arte marziale fittizia ispirata al Taekwondo. Jin è un ragazzo molto amichevole, divertente e spensierato. Per tanti aspetti ricorda molto Goku e non è una coincidenza, infatti l’autore del manhwa ha ammesso di essere un grande fan di Dragon Ball.
I cazzotti di Han Dae-Wi
Han Dae-Wi è coetaneo di Jin e pratica Karate in stile Kyoukushin. Il ragazzo è molto forte e anche un gran lavoratore, infatti partecipa al torneo di arti marziali per guadagnare abbastanza soldi da dare al suo migliore amico, gravemente malato e confinato in un ospedale.
La spada di Yu Mi-Ra
Anche lei coetanea di Jin, è una spadaccina erede dell’antica arte fittizia “Moonligh Sword” e fiera praticante di Kempo cinese. Partecipa al torneo per trovare un marito e continuare la sua stirpe guerriera.
I liceali del torneo
Oltre ai tre protagonisti della serie, c’è un incredibile presenza di combattenti che si uniranno al torneo, ecco alcuni tra i più famosi: Park Il-Pyo (logico e calcolatore praticante di uno stile fittizio di Taekkyon), Baek Seung-Cheol (un genio che combatte con una mazza da baseball) e Jae Kal-Taek (uno dei principali antagonisti della serie).
Il significato di un capolavoro
Ammetto che non ho avuto l’occasione di leggere il manhwa, ma il primo episodio dell’anime mi ha convinto, The God of High School è formidabile, divertente e ben animato. Le canzoni e le musiche di sottofondo sono fantastiche. Ciò che mi è piaciuto di più però è stata la rappresentazione di Seul e della Corea del Sud, e non mi riferisco solo agli ambienti cittadini e ai personaggi, ma anche alle arti marziali.
Sono convinto che nelle arti marziali si nascondano le radice di un intero popolo. La scelta di Yongje Park, presentando al mondo il suo paese e la sua cultura attraverso i combattimenti di questo manhwa/anime è degna di nota. Discipline come il Tarkwondo, il Karate Kyokushin, l’Haidong Gumdo e il Taekkyon sono patrimoni culturali della Corea del Sud, che s’intrecciano e si ispirano anche ad altri paesi (come il Giappone), ma che rimangono unici e inequivocabili.
Ciò che vedo in The God of High School sono referenze importanti e tributi toccanti dietro ad un cartone animato più che godibile, personalmente non vedo l’ora di continuare l’anime e leggere il manhwa!