Una cipolla cinese la fa la differenza tra 25’000 immigrati? Se sotto gli strati della cipolla si cela un guerriero… si, la fa la differenza! E non sono l’unico a pensarla così. La prima stagione di Warrior è stata un successo su tutti i fronti, di critica e di pubblico. Dopo una settimana dall’inizio della seconda stagione, vi presento l’action-drama scritto da Bruce Lee in persona.
Un’eredità antica
La serie Warrior uscita nel 2019 è prodotta da Shannon Lee (la figlia di Bruce Lee) e Justin Lin (direttore del franchise di Fast and Furious). La serie drammatica/d’azione basata sugli scritti originali di Bruce Lee, è ambientata durante i famosi conflitti tra gang nella Chinatown di San Francisco. Queste violentissime dispute, chiamate “Tong wars”, coinvolgevano diverse fazioni cinesi della criminalità organizzata che miravano al controllo di: oppio, prostituzione, gioco d’azzardo e territorio nei distretti di Chinatown.
The Warrior
Il protagonista della serie TV è Ah Sahm, interpretato dall’attore/artista marziale Andrew Koji. Ah Sahm è un prodigio del kung fu nel tardo 1800, emigrato da Foshan in Cina, per arrivare a San Francisco negli Stati Uniti, in cerca di sua sorella. Appena dopo lo sbarco in America, la “cipolla cinese” (nomignolo affibbiato agli immigrati cinesi) mostra la sua abilità nel combattere e viene arruolato immediatamente da una Tong di San Francisco.
Il personaggio di Ah Sahm combatte con uno stile ibrido tra pugilato e kung fu di fine 1800, originariamente pensato per essere interpretato da Bruce Lee in persona. Andrew Koji riesce comunque a dare un tributo al maestro del jeet kune do, differenziandosi allo stesso tempo. Il risultato è davvero suggestivo ed originale, guardate un po’:
Persone pericolose
I combattimenti diventano sempre più spettacolari mano a mano che la trama s’infittisce, introducendo una serie di personaggi micidiali durante i 10 episodi della prima stagione:
- Young Jun, l’amico sanguinario di Ah Sahm interpretato dal attore Jason Tobin.
- Mai Ling, sorella di Ah Sahm e interpretata dalla bellissima Dianne Doan.
- Dylan Leary, signore del crimine dell’Irish Mob impersonato da Dean Jagger.
- Zing, leader della Tong Fung Hai, incarnato dalla star Dustin Nguyen.
- Li Yong, il rivale di Ah Sahm interpretato dal famoso artista marziale Joe Taslim.
Ed è precisamente quest’ultimo che darà del filo da torcere ad Ah Sahm nel finale della prima stagione. Il combattimento tra i due miglior guerrieri di Chinatown non determinerà solo la Tong più forte di San Francisco, ma anche lo scontro tra la tradizione (rappresentata dall’ibrido shaolinquan di Li Yong) e il moderno (rappresentato dal wing chun free style di Ah Sahm).
Risplendendo nell’ombra
La serie Warrior è sorprendentemente buona, il livello dei combattimenti e la trama sono molto alti. Il progetto ha qualcosa di davvero speciale, che va oltre la storyline intrigante e le mitiche ambientazioni da “far west”. Percepisco la presenza di Bruce Lee, e non solo grazie all’interpretazione di Andrew Koji, ma anche a quella di tutto il resto del cast. C’è qualcosa di più di combattimento e sesso in questa serie: criminalità, povertà, razzismo, ma anche onore, famiglia e dignità. Tutti questi temi sono irremediabilmente familiari al giorno d’oggi nonostante siano passati più di cento anni dai fatti raccontati. Tutto ciò lo si deve alla collaborazione tra Shannon Lee e ai grandi registi, che hanno saputo riportare su schermo la magia di Bruce Lee ancora una volta… Quindi sì, una cipolla cinese la fa la differenza tra 25’000 serie. Godiamoci allora la seconda stagione, e se avete perso la prima, potete sempre recuperarla qua!